La storia

Quel gruppo di studenti, nel 1902…

La nascita è datata 1902, quando un gruppo di giovani studenti innamorati del tennis, un nuovo sport da qualche anno giocato in Inghilterra, guidati da Giorgio Barbieri, solo diciassettenne ma il più entusiasta, decisero di seguire gli esempi di alcuni Club italiani della Liguria, del Piemonte, della Lombardia e di fondare il Circolo Tennis Bologna.

Dopo ripetuti e burrascosi incontri, i ragazzi riuscirono finalmente ad accordarsi con le Autorità comunali di Bologna, che concessero l’autorizzazione ed il permesso di costruire, all’interno dei Giardini Margherita, parco pubblico per eccellenza dei bolognesi, un piccolo chalet in legno e tre campi.
L’iniziativa fu un successo; i quotidiani del tempo ne parlarono entusiasti, destando anche commenti ammirati di giornalisti stranieri.

L’attività era in continua espansione, anche per merito di Consigli Direttivi molto attenti all’evoluzione dello sport ed a ciò che avveniva negli altri Club in Italia ed all’estero.

Le migliorie e le ristrutturazioni alla sede si susseguirono, non senza dimenticare che i due eventi bellici mondiali procurarono danni piuttosto ingenti.
Nel 1945, dopo che gli americani irruppero a Bologna facendo dei Giardini Margherita e del Circolo un parcheggio per i carri armati, con la pazienza e l’impagabile collaborazione, anche manuale, dei Soci, l’impegno e la determinazione di un Consiglio molto giovane, furono resi agibili dapprima due campi, poi quattro.

Il dopoguerra imponeva, però, la necessità di adeguare la sede ad una ormai conquistata importanza nazionale del Circolo.

La svolta nel dopoguerra

Dobbiamo andare al 1953 per avere un primo epocale cambiamento strutturale.

Il progetto, predisposto da notissimi architetti ed ingegneri, che prevedeva, oltre ad uno stadio del tennis capace di oltre 2.000 spettatori, altri sei campi, una nuova palazzina con una grande terrazza ed una piscina, ebbe il seguito voluto. Il rinnovato Circolo Tennis Bologna diveniva così una realtà.

Da allora è passato oltre un mezzo secolo: attraverso varie peripezie e numerose importanti ristrutturazioni, sotto la guida di Presidenti illuminati, innamorati del tennis, della natura e, soprattutto, del loro Circolo, si è arrivati all’attuale sistemazione. Un’accogliente e completa club-house, dotata di bar-ristorante, uffici amministrativi, palestra, pro-shop, 7 campi coperti nella stagione invernale, la piscina da 25 metri, il tutto contornato da un verde incomparabile.

Campioni e stelle a Bologna

PalmieriIl Circolo Tennis Bologna è soprattutto noto per la storia la tradizione sportiva.

Dal CTB sono nati campioni; sui campi e per i colori del Circolo hanno giocato i migliori tennisti italiani e stranieri. Solo alcuni nomi dei tesserati tratti dall’Albo d’Oro, scusandoci per le involontarie omissioni: l’indimenticabile Giovannino Palmieri, Renato Scaunich, Carlo Blondi, Sandra Cecchini, Sandra Raiteri, Sergio Palmieri, Marco Consolini ed i più recenti Omar Camporese, Flavia Pennetta, Gabriella Boschiero, Antonella ed Adriana Serra Zanetti.

L’attività sportiva nel corso di 110 anni è stata premiata, oltre che con la Stella d’Oro al merito concessa in Campidoglio nel 1970, da 24 titoli assoluti a squadre e 59 individuali.

A testimonianza di questa vocazione la pluriennale presenza al vertice tra i Circoli tennistici d’Italia, culminata con la vittoria nel 1990 del Trofeo F.I.T. (ex Trofeo Colombo) e la partecipazione a tutti i Campionati a squadre dai giovanili alla serie A.

BlondiGrazie all’impegno organizzativo del Circolo Tennis Bologna il pubblico bolognese ha potuto godere di spettacoli tennistici unici. Ricordiamo, tra gli altri, con una presenza incredibile di spettatori, gli incontri dell’Italia di Coppa Davis contro la Danimarca nel 1956 e contro la Russia nel 1966, con Nicola Pietrangeli schierato in ambedue i match.

Storico, comunque, rimane il primo turno mondiale contro la Jugoslavia di Pilic e Franulovic del 1976. I ”tre moschettieri azzurri”, Panatta, Bertolucci e Barazzutti, sui campi dei Giardini Margherita, aprirono la strada per la prima, memorabile, vittoria italiana in Cile della “Insalatiera”, fino ad allora per noi inarrivabile.

Ma il tennis al CTB è anche rosa. L’alternativa al femminile della Davis è la Fed Cup. Una manifestazione così importante, di risonanza mondiale, non poteva mancare nella storia organizzativa del Circolo Tennis Bologna. Con l’occasione dei festeggiamenti per il Centenario della nascita del Circolo, nel 2002, si sono giocati sul “centrale” dei Giardini Margherita, gremito di folla, i quarti di finale della Fed Cup, contro il quotatissimo Belgio: 4 a 1 per l’Italia…

Oltre agli eventi di rilevanza internazionale non sono mancate splendide edizioni dei Campionati Assoluti e di Categoria, Tornei nazionali ed Open a partecipazione straniera, che tuttora si ripetono con rinnovato successo.

Lo sport, la formazione, l’impegno sociale

La vocazione sportiva, peraltro, non può prescindere dall’impegno alla divulgazione del Tennis attraverso la Scuola: fiore all’occhiello del CTB, intitolata all’indimenticabile Presidente Gianni Martini, da diversi anni è tra le più importanti d’Italia, sia tecnicamente che numericamente.

La storia e la vita del Circolo Tennis Bologna passano non solo attraverso i successi agonistici ed il costante impegno di divulgazione dello sport, ma anche attraverso manifestazioni sociali, momenti culturali e mondani, a cui non mancano mai finalità benefiche. A questi eventi, con la collaborazione ed il supporto di tutti i Soci, viene prestata la più grande attenzione e data la maggior visibilità.

La tradizione continua, anche perché, se il CTB ha 120 anni, certamente non li dimostra.